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I diritti delle persone

Updated: Apr 3, 2022



Introduzione: Che tipo di medioevo c’è ad Assiah?

Il medioevo del nostro mondo e il medioevo ad Assiah hanno punti di continuità e discontinuità dati dalla magia e dall’assetto politico differente. Che tipo di medioevo c’è ad Assiah? Lo scopriremo insieme in questo articolo, che riguarda i diritti delle persone. Se non l’hai ancora letto, leggi il nostro articolo sulla ricchezza!


I diritti delle persone


I diritti umani o degli animali sono concetti contemporanei. Nel medioevo e sul continente di Assiah non sono vietati né ostacolati: semplicemente non sono tutelati. Tutto ciò che è diverso, malato o che possa essere reputato un problema viene scacciato dalla gente, perseguitato o eliminato senza che nessuno si scandalizzi. Al contrario, è generalmente un senso comune condiviso quello di voler allontanare qualcosa vista come “diversa”, poiché ritenuta pericolosa.


Non esiste, ad esempio, il diritto di espressione; quello di poter lavorare un numero massimo di ore al giorno; quello di essere valutati in tribunale in quanto persone: sono concetti non noti alla mentalità del tempo. È al buon cuore di feudatari e sovrani concedere questi benefici ai sudditi. Tuttavia, non è da reputare particolarmente “cattivo” chi non li concede poiché nemmeno i sudditi erano consapevoli di avere dei diritti.


Mentalità in grandi città e piccoli insediamenti


È più probabile incontrare una mentalità chiusa in un piccolo insediamento piuttosto che in una grande città. Si noti, però, che l’apertura mentale cittadina non potrà mai equiparare il tipo di apertura mentale che esiste oggi.


Le razze elencate nel Manuale di Assiah sono le più comuni e perciò sono le più accettate del continente. Dello stesso elenco, tuttavia, spesso fanno eccezione in tutta Assiah gli aurora, i mezzelfi e i mezzorchi. Aurora, mezzelfi e mezzorchi sono generalmente allontanati dai piccoli insediamenti, tranne casi particolari. In città più grandi, invece, sono meglio tollerati fino ad essere reputati “normali”.


Qualsiasi razza più rara sarà obbligatoriamente vista come bizzarra, estranea o spaventosa. Alcune razze meno comuni potrebbero generare genuino interesse o meraviglia positiva (ad esempio ninfe, fate o marinidi, che hanno aspetto innocuo e/o affascinante). Tutte le altre che abbiano un qualsivoglia aspetto minaccioso potranno (o, anzi, “dovranno”, ai fini di roleplay) essere guardate con paura, sospetto e voglia di allontanamento.


Gli abitanti di una città potranno essere più tolleranti nei confronti delle razze insolite. Ci si aspetta, infatti, che abbiano avuto a che fare con un ampio ventaglio di persone differenti, ampliando così i loro orizzonti.


Interpretazione del contesto e dei PNG


In onore di quanto detto, si presti molta attenzione a come si interpreta il proprio personaggio e ancor più attenzione è raccomandata ai GM per l’interpretazione dei PNG.

È consentito che un PG abbia un’opinione diversa da quella della gran parte della gente a causa di esperienze personali o per un suo proprio pensiero/filosofia di vita (in fondo, i PG sono i protagonisti di una storia e se stiamo raccontando la loro storia avranno pur qualcosa di diverso dalla gente comune!). Si raccomanda, però, particolare attenzione ai giocatori, facendo notare che i loro personaggi sono gente fuori dal comune la cui opinione non è generalmente condivisa. I PG dovrebbero essere consapevoli di questo e non meravigliarsi quando gli altri respingono le loro idee o la loro natura.


I PNG e il contesto in cui si muovono i personaggi dovrebbero comportarsi di conseguenza. La maggior parte della gente che circonderà un PG dagli ideali più moderni potrebbe giudicarlo e volerlo allontanare a sua volta; potrebbe guardarlo in maniera sprezzante o con pietà, ritenendolo un folle idealista; o ancora, potrebbe aver paura di lui e disprezzarlo.

È importante essere corretti e non vergognarsi di interpretare il proprio PG mentre ha paura o è a disagio nell’interagire con gente di razza inusuale, anche se si tratta del personaggio di qualche altro giocatore.


Regnanti e sudditi


La vita di un suddito e quella di un nobile non era ritenuta di pari importanza, nel medioevo (ne abbiamo parlato più approfonditamente in questo articolo!). Un nobile accusato, infatti, ha diritto ad una difesa, a differenza di un suddito, che invece sottostà sempre al giudizio inconfutabile del nobile.


Non esiste ad Assiah, e nel medioevo, il concetto di “cittadino” come membro della società (a eccezione della Repubblica di Keyne) che gode di diritti e doveri. La parola “cittadino” potrà essere utilizzata per descrivere l’abitante di una città in senso stretto, ma non denoterà uno status né i diritti di cui si dispone.

Non esistono cittadini o popolo, solo sudditi.


Schiavismo


Come si è detto, il concetto di libertà e di valore umano è quasi inesistente e per questa ragione esiste lo schiavismo come pratica normalmente accettata. Gli schiavi appartengono ai loro patroni e non hanno alcun diritto se non quello che il padrone decide di dar loro. Un padrone dall’animo gentile potrebbe comportarsi magnanimamente con un suo schiavo fino a volerlo liberare. Tuttavia, difficilmente riterrà la schiavitù spregevole, perché appartiene ai “diritti” della nobiltà.


Le discriminazioni


Precisazioni sul razzismo


Su Assiah il razzismo è abbastanza diffuso, sebbene non sempre nei confronti delle stesse razze e in diverse misure. Sul continente, infatti, esistono molte razze variegate che convivono nelle stesse città da molto tempo, perciò è difficile parlare di razzismo in senso stretto. Assiah è grande e ogni cultura ha sviluppato una concezione diversa di cosa sarebbe più socialmente accettabile.


L’impero di Concordia e la Repubblica di Keyne sono le nazioni notoriamente meno razziste del continente. La prima è tradizionalmente composta da città miste e la seconda è legata al viaggio, al commercio e agli scambi.


Alcune realtà o culti possono tuttavia essere razzisti nei confronti di una o più razze. Ad esempio, esiste un’antica faida che sfocia nel razzismo tra Elfi Arborei ed Elfi Drow, causata dalle loro antiche guerre. Talvolta gli elfi possono in qualche misura essere ritenuti razzisti da altre razze, poiché preferiscono non frequentare razze poco longeve.


Rifiuto del diverso


La paura ed il disprezzo nei confronti del diverso sono molto sentite. A seconda delle culture del posto è molto probabile che una determinata minoranza possa essere discriminata. A causa della mancanza di diritti umani di cui sopra, potrebbe essere apertamente perseguitata senza conseguenze da parte delle autorità. Gli stessi perseguitati potrebbero pensare di meritare un simile trattamento. Neanche la gente stessa è consapevole di avere dei diritti.


Per queste ragioni, generalmente lo straniero o il forestiero è guardato con sospetto, specie se evidentemente armato. Per contrastare questa realtà, alcuni culti hanno sviluppato una particolare attenzione all’accoglienza dei viaggiatori, intesa come sacra.


Il rifiuto nei confronti degli umani aurora nel Reame del Nentyr è un esempio di rifiuto del diverso e non suscita particolare scalpore. Gli aurora sono una minoranza per la quale tutto il continente prova sentimenti contrastanti e nessuno rimprovera il Nentyr per volerli respingere.


Notate che il comportamento tollerante e aperto mentalmente di un PG dovrebbe essere giustificato e non ritenuto normale. È bello che i personaggi siano gente positiva e progressista, ma in alcune circostanze potrebbe risultare forzato e innaturale.


Eccezioni per nazione

  • Arborea: ad Arborea e nella regione della Selva Fatata tutti sono abituati alla presenza di creature di Sottotipo Folletto o fatate, comprese creature magiche. Anche i mezzelfi sono tollerati e sono visti più con pietà che con disprezzo. A causa della loro storia, gli Elfi Arborei non amano particolarmente gli Elfi Erranti, ma li tollerano. Al contrario, non sono assolutamente accettati e non hanno diritti gli Elfi Drow.

  • Concordia: l’Impero ha il pregio di essere piuttosto eterogeneo e governato da due Aurora, perciò è possibile che i piccoli insediamenti possano tollerare bizzarrie di sorta per più tempo, finché nessuno causa problemi.

  • Nysrod: nelle Città Sotterranee della regione più fredda di Assiah sono particolarmente odiati gli Elfi Drow per questioni politiche. Ai nani, in più, non piacciono particolarmente le razze grandi e spilungone che li guardano dall’alto in basso (tra questi i più noti sono Elfi, Orchi e Mezzorchi). Gli umani invece sono normalmente accettati, anche se gli stranieri umani possono essere visti come poco onorevoli o gente senza scrupoli.

  • Repubblica di Keyne: in quanto Repubblica, Keyne cerca di essere il più imparziale possibile e possiede delle leggi che tutelino in una certa misura i diritti umani. Tuttavia, è ancora molto rudimentale e nessuno si è ancora preso la briga di punire comportamenti atti a discriminare gli altri. In ogni caso, sono quelli con la mentalità più progredita di tutte grazie ai viaggi e ai commerci.

  • Nuova Nyloria: persone che non compiono prodezze e che si comportano in modo viscido e vigliacco sono particolarmente mal viste a Nuova Nyloria (più che in altre nazioni), al punto che qualcuno di mingherlino che non vuole dedicarsi né alle armi e né alla magia potrebbe essere stigmatizzato dagli altri come debole e inetto.

  • Reame di Nentyr: gli abitanti del reame hanno una repulsione per tutto ciò che non sia comunemente conosciuto. Sono perseguitati attivamente tutte le creature peculiari, mezzelfi, mezzorchi e umani Aurora, gli ultimi visti come pericolosi, sobillatori e iettatori.

La condizione femminile


L’ambientazione di Assiah prevede una donna generalmente più emancipata della tipica donna medievale. Il manuale permette alle donne di diventare avventuriere e si presuppone perciò che queste ultime abbiano anche spesso accesso alle stesse professioni praticate dagli uomini. Esistono ad esempio guardie cittadine con componenti femminili o dotte studiose dei più disparati campi del sapere.


Tuttavia, è importante ricordare che, sebbene le donne avventuriere esistano, siano il più delle volte ritenute fuori dal comune e guardate con sospetto da alcuni. (In realtà, è un discorso che vale anche per le controparti maschili! Questo argomento sarà approfondito in un articolo successivo). Esiste, perciò, una certa quale ambivalenza nei confronti della condizione femminile.


Concezione comune sulle donne


Generalmente la persona media assiahna si augura che la propria figlia sposi qualcuno di abbiente e si sistemi per vivere una vita tranquilla e senza pericoli. È altresì qualcosa che la maggior parte della gente si augura anche per i figli maschi: in pochi sperano che i propri figli intraprendano una vita all’insegna dell’avventura. Il mestiere dell’avventuriero è pericoloso e spesso è eletto da persone che non hanno nulla da perdere.


La più diffusa aspirazione della maggior parte delle donne assiahne, perciò, è quella di sposarsi (che sia insegnamento culturale o pio desiderio volontario). Alcune culture non precludono che le donne possano imbracciare le armi, ma molto spesso si tende a preservare la vita delle donne poiché preziose e perché possano accudire le generazioni future. In determinate culture, questa esigenza di difendere i piccoli potrebbe essersi evoluta in un qualche tipo di divieto, nei confronti delle donne, di partecipare ad eventi bellici. Perciò la guerra potrebbe essere ritenuta inadeguata per una signora, ma ci sono alcuni stili di combattimento meglio visti di altri, i quali variano da cultura a cultura.


Istruzione delle donne


La maggior parte delle donne popolane non ha accesso alla cultura, così come gli uomini. Alle donne facoltose è permesso l’accesso all’istruzione e alla cultura, alle arti, alla religiosità e alla magia, campi tutti ben visti per una donna. In alcune nazioni (come il Reame del Nentyr o l’Impero di Concordia) le donne hanno il diritto di salire al trono, in quanto primogenite del precedente sovrano. Le regole di successione, comunque, cambiano di zona in zona.


Le donne nobili si trovano spesso nella condizione di sottostare ad un matrimonio combinato, per questione di convenienze politiche, e sono tenute a dare una discendenza ai loro consorti.


Complessivamente, tuttavia, le donne del mondo di Assiah hanno gli stessi (pochi) diritti degli uomini, il che le rende differenti dalle donne medievali e dell’assenza dei diritti di queste ultime.


La prostituzione


La prostituzione ad Assiah è in genere legale, pubblica e diffusa (la tradizione cambia di zona in zona) seppur molto costosa. Le persone di più alto status sociale sono libere di intrattenere rapporti sessuali sia con prostitute che con giovani maschi, senza per questo incorrere in alcuna disapprovazione di tipo morale. Le prostitute diventano tali generalmente per scelta, perché è un lavoro che compensa riccamente. Hanno anche sovente un ruolo speciale in diverse osservanze religiose, specialmente quelle riguardanti la dea dell’amore Ëishe. Alcuni templi di Ëishe sono organizzati come bordelli e alcune sacerdotesse sono prostitute o viceversa.


Alcune case del piacere, però, potrebbero essere gestite da proprietari che hanno rapito i componenti dei bordelli e li hanno costretti a lavorare in quell’ambiente. Queste pratiche sono, quasi in tutte le culture, combattute dalla legge e dallo stesso culto di Ëishe. Molto spesso, però, questi proprietari malviventi sono difficili da sgominare perché parte di organizzazioni criminali più ampie.


Eterogeneità di orientamento sessuale e di genere


L’omosessualità, in qualsiasi genere, esiste ed è generalmente accettata in tutte le nazioni. A volte le minoranze possono risentire di mentalità ristrette simili a quelle riportate sul razzismo, specialmente in ambienti piccoli e provinciali.


Esistono anche un numero di persone dalla fisicità ambigua o non definita e per alcune razze potrebbe essere la norma. Le razze del Manuale di Assiah possiedono tutte connotati sessuali binari, ma non è escluso che possano nascere individui con fisicità non ben definite.

L’identità di genere più diffusa nelle razze del Manuale di Assiah è quella cisessuale, ma non è escluso che possano esistere altre identità più fluide. In alcune culture l’identità di genere non cisessuale può essere vista tradizionalmente come positiva o magica e misteriosa. In una statistica più ampia, però, anche l’identità di genere segue le regole del “rifiuto del diverso”.

È frequente tra i nobili intrecciare rapporti con più amanti di sesso diverso e in alcune zone del continente si tratta di un divertimento anche molto sentito e apprezzato (in alcune isole dell’arcipelago di Keyne, ad esempio, ci sono ricchi mercanti con questa cultura).


I matrimoni omosessuali sono molto più frequenti nella Repubblica di Keyne, anche se nel resto del continente questi rapporti sono contemplati e accettati. Una persona omosessuale, però, sentirà il dovere (specialmente se è nobile) di sposarsi per generare prole, poiché la mortalità è molto alta e ci si assicura di avere una discendenza.


I nobili omosessuali a volte lo sono dichiaratamente e non frequentano il loro sposo/a se non per il puro atto di procreazione.


Si prega di trattare questi argomenti con delicatezza e col rispetto che meritano, evitando di creare PG-mitizzazioni o stereotipi deleteri.

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